NUOVE PRESENZE RELIGIOSE
La religione:
un importante pilastro della convivenza civile
L’Italia è ormai un paese plurale. La libertà religiosa gioca un ruolo fondamentale nell’integrazione degli individui e dei gruppi e le comunità religiose di più recente insediamento in Italia sono chiamate a svolgere un ruolo importante nella costruzione della convivenza civile.
Università, Pubblica amministrazione e comunità religiose possono individuare insieme percorsi capaci di armonizzare identità culturali e religiose differenti con il contesto socio-giuridico in cui esse si collocano.
In questa prospettiva il Centro di Ricerca FIDR ha promosso sin dalla sua nascita progetti strutturali e di ampio respiro con particolare attenzione alla questione della formazione del personale religioso delle nuove presenze religiose in Italia: responsabili delle comunità religiose che vogliano meglio conoscere storia, valori e diritti del paese in cui vivono per offrire un miglior servizio ai propri fedeli e per dialogare più efficacemente con le pubbliche amministrazioni.
PREVENZIONE E INTEGRAZIONE NELLO SPAZIO TRANSMEDITERRANEO-PRIMED
Al di là delle separatezze disciplinari e degli schieramenti ideologici
Il PriMED è il primo rilevante progetto di prevenzione della radicalizzazione religiosa lanciato dal governo italiano, e, di fatto, il primo significativo investimento dello Stato italiano in materia.
Lanciato dal Ministero dell’Istruzione, dell’università e della ricerca scientifica mediante il bando MIUR: “Costituzione di reti universitarie italiane in attuazione di accordi di cooperazione tra le università italiane e quelle di Stati aderenti all’Organizzazione della cooperazione islamica” (Decreto Direttoriale n. 3089 del 16/11/2018 – ID 82382), di durata triennale, è stato vinto con il punteggio di 96/100 da un’ampia cordata di università italiane (dodici) e appartenenti ai paesi OCI- Organizzazione della Conferenza (dieci), promossa e guidata dal Centro di Ricerca FIDR.
NUOVE PRESENZE RELIGIOSE
La religione:
un importante pilastro della convivenza civile
L’Italia è ormai un paese plurale. La libertà religiosa gioca un ruolo fondamentale nell’integrazione degli individui e dei gruppi e le comunità religiose di più recente insediamento in Italia sono chiamate a svolgere un ruolo importante nella costruzione della convivenza civile.
Università, Pubblica amministrazione e comunità religiose possono individuare insieme percorsi capaci di armonizzare identità culturali e religiose differenti con il contesto socio-giuridico in cui esse si collocano.
In questa prospettiva il Centro di Ricerca FIDR ha promosso sin dalla sua nascita progetti strutturali e di ampio respiro con particolare attenzione alla questione della formazione del personale religioso delle nuove presenze religiose in Italia: responsabili delle comunità religiose che vogliano meglio conoscere storia, valori e diritti del paese in cui vivono per offrire un miglior servizio ai propri fedeli e per dialogare più efficacemente con le pubbliche amministrazioni.
PREVENZIONE E INTEGRAZIONE NELLO SPAZIO TRANSMEDITERRANEO-PRIMED
Al di là delle separatezze disciplinari e degli schieramenti ideologici
Il PriMED è il primo rilevante progetto di prevenzione della radicalizzazione religiosa lanciato dal governo italiano, e, di fatto, il primo significativo investimento dello Stato italiano in materia.
Lanciato dal Ministero dell’Istruzione, dell’università e della ricerca scientifica mediante il bando MIUR: “Costituzione di reti universitarie italiane in attuazione di accordi di cooperazione tra le università italiane e quelle di Stati aderenti all’Organizzazione della cooperazione islamica” (Decreto Direttoriale n. 3089 del 16/11/2018 – ID 82382), di durata triennale, è stato vinto con il punteggio di 96/100 da un’ampia cordata di università italiane (dodici) e appartenenti ai paesi OCI- Organizzazione della Conferenza (dieci), promossa e guidata dal Centro di Ricerca FIDR.

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